Amistà
Il gruppo Amistà
Gruppo per il sostegno e la formazione permanente di coloro che stanno attraversando, direttamente o indirettamente, un percorso di elaborazione del lutto
Il Gruppo Amistà, per l'affiancamento nella elaborazione del lutto, si riunisce di giovedì, con cadenza quindicinale.
Il termine “lutto” suscita un istintivo senso di disagio e un moto di difesa interiore. Si tratta di una ragionevole e comprensibile paura del dolore.
Il corpo si difende dalle aggressioni mediante il dolore, che mette all’erta contro il pericolo; pericolo uguale paura, paura del senso di oscurità, di non noto, di mistero incombente.
Talvolta la mente reagisce alla troppa paura con la “nevrosi” e l’individuo riesce a superarla quando permette ai suoi timori di emergere, lasciando fluire le parole, e allargando piano le maglie costrittive della chiusura verso l’esterno.
Non è un procedimento facile, non si tratta di individuare le paure e di esorcizzarle, ma di permettere alla nostra psiche di riaffrontare la vita.
Ci vuole silenzio e incoraggiamento, rispetto e attesa.
Questo è l’atteggiamento di cui l’esperienza clinica ha mostrato l’efficacia ed è il risultato di un percorso di riflessione che ha continuato ad approfondire il valore della parola, sempre più giocata nell’ambito di uno scambio capace di farsi carico della complessità affettiva e simbolica dell’uomo.
I modi di affrontare l’idea o la realtà della morte o di una perdita, in sintesi del lutto, dipendono fortemente dalla qualità dell’interazione verbale: questa può essere allenata e interiorizzata all’interno di un gruppo guidato dove spontaneità ed esperienze possono essere utilmente indirizzate verso forme accettabili di comunicazione.
Situazioni patologiche di lutto possono essere prevenute dando luogo a una comunicazione onesta, costruita su parole scelte con cura, mirate alla sensibilità del ricevente e scaturite dall’ ascolto e dalla interazione efficace con l’altro.
Il gruppo Amistà vuole offrire ai partecipanti un tempo rispettoso nel quale far sentire supporto e accoglienza.
Vuole creare uno spazio umano nel quale dar voce al dolore per la perdita del proprio caro.
La condivisione permette il confronto di esperienze e vissuti differenti dai quali è nato un patrimonio condiviso di domande, di saperi e di conoscenze.
Il gruppo è nato a settembre del 2019, con l’iniziale obiettivo di supportare e accompagnare i famigliari/caregivers di pazienti inseriti in percorsi di cure palliative con assistenza da parte dell’UCPDOM.
La dottoressa Valeria Zacchi (medico, analista filosofo) e la dottoressa Lara Gigola (psicologa psicoterapeuta) hanno condotto il gruppo integrando le loro diverse competenze per poter affrontare le tematiche della cura e del lutto sia da una prospettiva psicologica sia filosofica o di ricerca di senso profondo.
L’esperienza maturata negli anni ci ha resi ancor più consapevoli della grande opportunità che un contesto di gruppo, protetto e professionalmente gestito, possa offrire a chi sta attraversando il tema della morte, tema che non lasciare indifferente nessun uomo.
Per questo riteniamo importante ampliare l’obiettivo per cui è nato AMISTÀ in modo da rendere possibile la partecipazione al gruppo a tutti coloro che, per motivi diversi, cercano un appoggio e un confronto attivo nel delicato processo di elaborazione del proprio lutto.
Il benefici del gruppo Amistà:
Come funzionano gli incontri del gruppo Amistà
Il format degli incontri prevede:
Come partecipare
Per informazioni e iscrizioni contattare il coordinatore infermieristico dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00 al numero di telefono 030 578 04 37
RUBRICA: “Letture: Amistà consiglia”
Nel febbraio 2016 Christian Raimo, giornalista e scrittore, in un articolo de “L’internazionale” dal titolo “I libri ci aiutano a non perdere chi amiamo” scriveva:
“Più ci giriamo intorno, più serialmente ci riscopriamo a tornare a quest’idea che in fondo la letteratura non sia altro che un modo per provare a occupare lo spazio della perdita, rendere abitabile un tempo altrimenti inammissibile; quasi che alle volte dovendo far la scelta – di che libro leggere, di cosa interessarsi, di cosa valga la pena davvero parlare – la nostra attenzione venisse magnetizzata dall’unica cosa realmente importante: come farcela a sopravvivere alla morte delle persone care, di chi abbiamo amato, di chi ci ha amato; trovando davvero credibili soltanto quei libri che hanno l’ostinazione di, o che si arrendono a, raccontare l’elaborazione di un lutto, seguendone le tracce con una paradossale fedeltà – per certi versi morbosa, per altri versi inutile e magnificamente gratuita”.
La lettura dell’articolo ha fatto brillare scintille di entusiasmo in alcune partecipanti al Gruppo AMISTÀ, attivato da due collaboratrici della Cooperativa Raphael per sostenere coloro che attraversano un periodo di elaborazione del lutto, che hanno proposto di istituire una rubrica mensile intitolata "Letture: Amistà consiglia".
La rubrica prende il via con "Cambiare l'acqua ai fiori" di Valérie Perrin: "Non piangete la mia morte, celebrate la mia vita".
La storia di Violette, guardiana di un cimitero, si intreccia con altre storie personali in una narrazione avvincente, commovente ed ironica proposto da Lucia Capri.
Alessandra Brioni propone questo mese “Quel che affidiamo al vento” di Laura Imai Messina: " Una cabina telefonica, in un giardino, un telefono non collegato con cui parlare con i propri defunti."
Le cose succedono non puoi fermarle. Se non ti arrendi al dolore nascono cose belle!
La lettura è un modo per vivere molte vite oltre la propria, per esplorare mondi diversi da quello in cui ci muoviamo, per dare alla mente nutrimento, bellezza e per consentirle di allentare la pressione indotta da situazioni faticose.
Una via, quella della lettura, per immergerci in una prospettiva diversa dalla nostra e scoprire che si può guardare con uno sguardo altro ciò che ci circonda e trovare nuove soluzioni agli stessi problemi.
UCP-DOM – Cure Palliative Domiciliari
Le cure palliative domiciliari sono rivolte ai pazienti con patologie in fase avanzata che hanno necessità di un supporto psicologico e medico, con lo scopo di migliorare la qualità della loro vita.
Segreteria C-DOM e UCP-Dom
Numero unico segreteria dei servizi domiciliari.
Il numero è attivo dalle ore 9.00 alle ore 17.00 dal lunedì al venerdì
Dona ora
Il tuo contributo è fondamentale per sostenere gli obbiettivi di sviluppo e gli impegni umanitari e sociali della Cooperativa.
5xMille
Destina il tuo 5xMille a Raphaël, che da 40 anni è vicino a chi soffre. Nell'ordinario e nell'emergenza. SEMPRE.